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I Campanili di Bologna e le storie dei Campanari

Con l’avvicinarsi del Natale sento il bisogno di ascoltare delle storie. Esperienze di vita, storie fuori dal comune, racconti che siano una fonte di ispirazione. Le conservo in tanti piccoli cassetti mentali e quando ne ho necessità le rispolvero, trovando associazioni e idee creative per i miei progetti. È da qui che parto e racconto anche a voi una storia, ascoltata a Bologna

Parla di un campanile e delle vicende dei suoi campanari. 
Protagonista è la splendida Cattedrale di San Pietro, il cui campanile era aperto in via straordinaria durante il nostro ultimo giro nella Città Dotta. Sfidando una ripida e scivolosa salita, abbiamo percorso il labirinto raggiungendo la sua cupola a 70 metri d’altezza. 

La torre campanaria della Cattedrale di San Pietro è una torre dalle mille sorprese: la sua pianta esterna è quadrata ma all’interno contiene un’altra torre più piccola, circolare. Una torre nella torre. Di fronte a una splendida vista sui tetti di Bologna, ci siamo seduti fra gli scricchiolanti ingranaggi delle campane e abbiamo teso le orecchie in attesa del racconto. 

La torre campanaria della Cattedrale di San Pietro contiene in tutto quattro campane e fra queste troviamo “la nonna”, la più antica. Forgiata nel 1594, vanta un peso di 33 quintali. Pensate che ogni volta che la nonna e le altre campane della Cattedrale suonano all’unisono, il Campanile oscilla con movimenti visibili anche a occhio nudo. 

A occuparsi delle scampanate sono gli impavidi campanari bolognesi suonandole con una tecnica tramandata da più di quattro secoli. Il metodo bolognese consiste nel far suonare ad ogni campana un rintocco, ritmico e preciso, a tempo con le altre. Per produrre la suonata i campanari devono lanciare le campane verso il basso e riprenderle a tempo, a seconda della suonata prevista. Per far ciò devono disporsi in diverse posizioni e una delle più pericolose è senza dubbio quella del doppio a trave, che prevede il posizionarsi e rimanere in equilibrio sulle travi che reggono le campane stesse. I numeri parlano da soli: a pieno regime occorrono 23 campanari per suonare a tempo le quattro campane. Qui il rischio di cadere o di perdere l’equilibrio sotto il peso di una campana è molto alto. Un rischio che trovò purtroppo conferma il 22 maggio 1884 quando il campanaro Giuseppe Frassini morì a soli 21 anni, travolto dal peso della campana maggiore. Sul campanile è esposta una targa a peritura memoria. 

Diventare campanaro non è semplice, occorrono dedizione, coraggio e molto impegno. L’apprendimento può svolgersi tramite scuole specifiche ma è frequentando i campanili e gli addetti ai lavori che le nuove leve affinano la loro arte e il giusto apporto di sangue freddoNoi non possiamo far altro che ascoltare incantati, abbracciando con gli occhi la magnifica vista sui tetti di Bologna. Un mestiere che resiste allo scorrere del tempo e che rende questa città ancora più magica. E voi? Avete mai sognato di suonare le campane? 



Tutti i Commenti

  • Conosco Bologa molto bene e da oltre 30 anni che ci vado ora in estate, per Natale o in autunno. A me piace molto sopra tutto non dover aprire mai l'ombrello…. Grazie della ripassata e buona festa domani.

    edvige 7 Dicembre 2014 16:29
  • Soffrendo di vertigini dubito che salirei quelle scale.

    Buon martedì!

    Kylie 9 Dicembre 2014 8:39
  • Grazie Edvige, ti auguro una buona serata 🙂

    Viaggiare Oltre 10 Dicembre 2014 23:25
  • Forse sono di parte, ma essendo nata e vissuta in quella città penso che abbia il potere di stregare le persone…si insinua nelle vene e non se ne può fare a meno (ogni tanto devo tornare a respirare un po' del mio ossigeno..inquinato, ma ossigeno bolognese!!!)

    Mila 11 Dicembre 2014 11:06
  • Hihi, il campanile è un pò alto ma la vista ripaga di tutto! A presto :-*

    Viaggiare Oltre 12 Dicembre 2014 16:45
  • Non sei di parte, Bologna strega di giorno e di notte, è una città bellissima! Buon fine settimana Mila!

    Viaggiare Oltre 12 Dicembre 2014 16:49
  • Ciao Ele, spero che tu e la tua famiglia abbiate trascorso un Natale indimenticabile 🙂
    Grazie x la visita, sono appena rientrata in Italia e non potevo non passare a salutarti <3
    A presto <3

    zia Consu 28 Dicembre 2016 15:35
  • Che carina Consu <3 !
    Ti auguro un 2017 ricco di gioia e felicità, un abbraccio :-*

    Viaggiare Oltre 28 Dicembre 2016 15:36