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Simone Battig: Da quando non sono qui | Libri di viaggio

Inauguro questa serie di post dedicati alla letteratura di viaggio parlandovi di uno dei miei libri preferiti: “Da quando non sono qui” di Simone Battig.
 Ho comprato questo libro anni fa, per caso, incuriosita da ciò che era scritto sul retro della copertina:
 
“Caro lettore, probabilmente ti sei impermeabilizzato al marketing editoriale: le copertine sfavillanti, le magnificazioni, gli strilli ti hanno stancato. 
Ti scivolano addosso. Ti sembrano specchietti per le allodole. 
Ma non è sempre così.
Il libro che hai tra le mani, per esempio, è davvero bello: è il diario di un viaggiatore dallo sguardo limpido, trasognato, capace di restituirci la semplice bellezza che c’è nelle cose. E già questo è qualcosa di unico, di magico, come ti accorgerai leggendo”

Non è un libro di viaggi vero e proprio, ma un concentrato di storie e poesie arricchito dalle note ripescate dai taccuini di viaggio dell’autore. Battig racconta i suoi viaggi, le tradizioni locali, la sua permanenza di ben due mesi alle Isole Tonga, gli incontri all’Havana e anche i ricordi sbiaditi di un viaggio fatto da adolescente insieme a suo padre. Si concentra molto sulle persone conosciute e questo forse è un altro aspetto che rende il libro particolarmente interessante ai miei occhi. Ho trovato una similitudine tra il suo modo di viaggiare e il mio: anche io quando viaggio amo il contatto diretto con le persone  e passare una sera ad ascoltare i racconti di vita di una persona fino a quel momento a me sconosciuta vale più di tutti gli spostamenti e dei monumenti visti nell’arco dell’intera giornata. Monumenti, piazze, musei possono essere altrettanto interessanti, ma talvolta non esprimono la vera realtà di un luogo. Le poesie all’interno del libro sono scritte sia in italiano sia in inglese. Parlano della forza di alcuni elementi naturali come il mare e il vento, parlano delle spiagge, dei tramonti e dell’amore per una donna. 
Un libro di viaggi non convenzionale adatto a moderni Robinson Crusoe e a persone che credono nell’idea del viaggio come arricchimento di esperienze interpersonali.



Non è facile lo scrosciare di queste nuvole

  su di me
  ma appena il sole riscalda
  io sono felice su questa spiaggia
  e sono solo su questa spiaggia.

 Oggi ho visto le balene passare a largo, 
 spruzzare, tuffarsi e riemergere
 colpi di coda e delicatezza insensata
 oggi, ora
 mi sento lontano da tutto.”
 (Simone Battig)



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Libri di viaggio · post in italiano · Viaggi

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